Drift

Il Drift e l’aerodinamica – Gli alettoni servono veramente?

Questione tecnica interessante quella che si sono posti gli autori di SuperStreet, ma gli alettoni servono veramente nel drift? Più sotto trovate il link all’articolo originale, in inglese, che analizza il problema ponendo chiedendo il parere a Matt Field e Chris Forsberg.

Cerco però di andare anche io in ordine, facendo una premessa che potrebbe sembrare un’ovvietà le automobili sono sempre studiate ed ottimizzate per l’andatura a ruote dritte, con il flusso d’aria che investe frontalmente la carrozzeria, gli alettoni e gli altri dispositivi aerodinamici.

Lo studio del flusso dell’aria in galleria del vento Mercedes

Noi invece amiamo vedere le auto che percorrono le curve il più di traverso possibile e questo va chiaramente a ridurre l’efficienza dell’aerodinamica del corpo vettura.

Alettone enorme in questo scatto di Davide Bannò in azione a Varano qualche anno.

Un piccolo ripasso su come funziona affettivamente un alettone. L’alettone è un’ala esattamente come quella degli aerei solo che è girata sottosopra in modo da generare una forza che la spinge verso il basso. La forma del profilo dell’ala genera una differenza di pressione tra il lato superiore ed inferiore che si traduce in una forza verso il basso nel nostro caso.

Rappresentazione semplice ma efficace del meccanismo della portanza. Fonte Volo Rovesciato

 

Questa forza dipende da molti fattori, come la forma del profilo alare e la sua larghezza. Se la macchina, e l’alettone con lei, si muovono in linea retta la larghezza dell’ala per come viene investita dall’aria è massima, mentre all’aumentare dell’angolo l’ala diventerà sempre più stretta rispetto al moto dell’aria. Confrontate quanto è larga l’ala di questa Supra con una visuale “dritta” in confronto alla foto della Nissan di Bannò più sopra

Fatta questa premessa, SuperStreet riporta le impressioni di due campione del Formula Drift Matt Field e Chris Forsberg raccogliendo opinioni opposte. Mentre Matt Field “sente” molto l’effetto dell’ala posteriore Chris Forsberg è più sensibile all’effetto dello split anteriore.

Emanuele Festival in azione a Verona un paio di edizioni fa.

Qualche tempo fa ho rivolto la stessa domanda ad Emanuele Festival, vincitore di tre challenge di Solo Curve di Traverso ed attuale patron della serie King of Italy. La sua impressione che gli alettoni siano maggiormente una questione di gusto estetico, anche se in tracciati molto veloci un’ala grande può aiutare a mantenere il controllo durante il lancio.

Fonte SuperStreet