Boccioni – Forme uniche della continuità nello spazio citato in Gran Turismo™ SPORT

I più attenti di voi avranno notato che il filmato di apertura Gran Turismo™ SPORT si inizia con la celeberrima scultura di Umberto Boccioni : Forme uniche della continuità nello spazio anche conosciuta come “uomo che cammina” o “uomo che corre”.

L’arte non è certo il tema di questo blog né tanto meno materia che sappia padroneggiare, ma la citazione colta fatta dai creatori di Gran Turismo™ SPORT è troppo ricca per non cercare di darvi alcuni cenni storici sull’opera e sull’autore. In calce all’articolo trovate i link che ho usato per documentarmi.

Nel 1910 Umberto Boccioni fu, assieme a Carlo CarràGiacomo BallaGino Severini e Luigi Russolo, uno degli artisti che firmò il Manifesto dei pittori futuristi e nell’aprile dello stesso anno il Manifesto tecnico della pittura futurista. Il movimento era di fatto nato l’anno precedente con il Manifesto Futurista  scritto Filippo Tommaso Marinetti ed apparso su vari giornali in Italia ed in Francia.

Il Movimento Futurista si proponeva di esaltare la velocità ed il dinamismo nell’arte dichiarando apertamente la passione per tutto ciò che era meccanico, come auto aerei, ma anche le nuove armi che facevano la comparsa proprio in quegli anni.

Forme uniche della continuità nello spazio - Umberto Boccioni
Forme uniche della continuità nello spazio – Umberto Boccioni

La scultura di Boccioni rappresenta un uomo che cammina osservandone le forme in movimento e come la descrive il sito del Moma, il museo d’arte moderna di New York :

The contours of this marching figure appear to be carved by the forces of wind and speed as it forges ahead. While its wind–swept silhouette is evocative of an ancient statue, the polished metal alludes to the sleek modern machinery beloved by Boccioni and other Futurist artists.

Per gli appassionati di auto è impossibile non vedere una similitudine con le analisi della fluido dinamica dei flussi d’aria che investono una carrozzeria. Spero che gli esperti d’arte non mi odieranno, ma io in questo bronzo ho sempre visto la rappresentazione di un uomo osservandone gli effetti sull’aria che lo investe durante il movimento.

La scultura originale è in gesso, e diverse sue versioni in bronzo sono esposte nel mondo. Una copia  è esposta al Museo del Novecento a Milano all’interno dello storico Palazzo dell’Arengario in Piazza Duomo.  Queste versioni vennero fuse solo a partire dal 1931, ed una sua raffigurazione l’avrete molto probabilmente in tasca in questo momento perché appare sulla versione italiana delle monete da 20 centesimi di euro.

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Fonti :